La disuguaglianza: una ferita per la singola persona, una voragine per la comunità

La disuguaglianza: una ferita per la singola persona, una voragine per la comunità
 

“Un fenomeno da indagare nella sua complessità, comprendendolo in modo trasversale e condiviso, per individuare nuove modalità di intervento che aiutino a ricucire i legami delle nostre comunità, da cui dipende il futuro delle persone e delle istituzioni”. È così che Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo, apre il Primo Rapporto Disuguaglianze 2023; suddiviso in quattro dimensioni, ha lo scopo di fornire uno strumento utile a sviluppare una visione d’insieme sulla frammentazione sociale, approfondendo di volta in volta temi diversi.

La frammentazione delle comunità, ormai tema caldo da anni, si declina inevitabilmente in una disuguaglianza di opportunità, che ha molte dimensioni e che segna in modo profondo la vita delle persone e della società. Spesso persone diametralmente opposte vivono a poca distanza le une dalle altre, sperimentano condizioni di vita e ventagli di opportunità totalmente differenti. Tutto questo crea un divario di futuro e di prospettiva di vita che trascina con sé il potenziale umano di tanti ragazzi, di tanti cittadini del domani. Durante la pandemia questi divari sono diventati ancora più profondi, il che ha fatto affiorare l’esigenza di un rapporto sulle disuguaglianze nel quale è emerso un quadro dove queste ultime risultano “una ferita per il singolo, ma anche per la comunità”.

E, a proposito di futuro, i primi a pagarne le conseguenze risultano essere proprio i bambini. Si evince dal rapporto, infatti, che le condizioni socio-economiche e culturali incidono sull’ istruzione scolastica per esempio; banalmente pensiamo all’abbandono scolastico, un fenomeno in cui risulta evidente l’effetto delle disuguaglianze nel nostro Paese, pur con differenze interne rilevanti. Il rapporto da alle istituzioni la possibilità di conoscere quante e quali disuguaglianze caratterizzano la scuola italiana, ma
soprattutto la possibilità di poter attuare atti concreti in questo senso.

Slow Food Roma ha sempre operato, con molti progetti e iniziative, perché queste disuguaglianze si assottiglino. Permettere un pasto buono, pulito e giusto all’interno della mensa scolastica e nelle ‘tavole solidali’, fare educazione alimentare, organizzare corsi gratuiti HACCP per persone che non potrebbe sostenerne i costi, sono solo alcuni esempi dell’impegno della nostra Associazione in questa direzione. Abbiamo da sempre a cuore questo tema e continueremo a FARE perché vi siano uguali opportunità per tutti e tutte attraverso il cibo. 
 
Un mondo migliore è possibile!

di Stefanina Sgambati
 
 
 

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