La convivialità, a livello profondo, evoca il cibo, la tavola imbandita e la festa. Per questo Slow Food Roma, in assemblea, si raccoglie, insieme ai soci, proprio a tavola. La tavola non è solo il luogo dove mangiare, ma è anche un luogo dove incontrarsi, riunirsi e parlare. Soprattutto, è il luogo dello stare insieme, del riconoscimento e dell’ospitalità.
È un’esperienza di scambio dove ci si alimenta gli uni degli altri.
Condividere un pasto insieme, delle cose buone, per parlare dei nostri produttori attraverso il cibo è esattamente la modalità che Slow Food Roma preferisce per raccontarsi. È stata proprio una festa quella di domenica, dove si è condiviso, oltre che il pane, dimensioni simboliche ed emozionali di chi da sempre fa la sua parte al nostro fianco e di chi da poco ci stringe le mani per apportare il proprio contributo. Creare legami e tessere relazioni attraverso il cibo, restituendo senso ai territori che abitiamo e alle nostre Comunità, continua a essere il fil rouge che ci guida, anche nelle difficoltà di questi ultimi mesi, che ci hanno visto chiudere porte che un tempo
chiamavamo casa, per aprire portoni e unirci a realtà nuove che hanno accresciuto in noi la voglia di guardare al futuro col sorriso di chi ha fiducia nel cambiamento.
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Stiamo cercando di costituire una rete che metta al centro i diritti delle persone, a partire da quello a un’alimentazione sana, di qualità, pulita perché rispetta l’ambiente e gli ecosistemi, e giusta perché rispetta il lavoro e l’impegno di ciascunx.
L’assemblea è stata anche l’occasione per un adempimento necessario, cioè l’approvare del rendiconto economico al 31 dicembre 2022 (passato all’unanimità) e per rinnovare il patto che ci lega, con lo sguardo rivolto a un orizzonte comune: la battaglia contro la povertà alimentare e l’accesso a un cibo di qualità per tutti e tutte, con la visione e la concretezza di chi vuole tenere insieme tutto, senza escludere, ma senza generalizzare, senza essere qualunquisti.
Continuiamo a fare empatia sociale attraverso il cibo, a prenderci cura, a condividere il pane, a stare a tavola insieme, perché un Mondo migliore è possibile!
di Stefanina Sgambati