Slow Food Roma chiude il secondo anno di educazione alimentare nelle scuole di periferia

Slow Food Roma chiude il secondo anno di educazione alimentare nelle scuole di periferia
Abbiamo da poco concluso i nostri programmi di educazione alimentare per l’anno scolastico 2023-2024 e ne usciamo con una fortissima emozione per la carica umana che l’esperienza ci ha regalato. Per il secondo anno scolastico consecutivo, abbiamo avuto la possibilità di incontro con i bambini e le bambine delle scuole primarie, curiosi, interessati e partecipi, che ci hanno confermato l’importanza di sensibilizzare ai temi del cibo e dell’ambiente fin dai banchi delle scuole elementari.

Più di 50 ore di lezioni sono state svolte nel Municipio VI, un’area molto ampia che ingloba quartieri periferici della Città, grazie al supporto della cooperativa e degli operatori che gestiscono le mense scolastiche negli Istituti Comprensivi Bachelet, Volpicelli e Castelverde portando avanti il nostro programma “Il mondo a Tavola” che ha coinvolto le cucine del mondo e le Comunità migranti di Roma, e il percorso sensoriale “In che senso”. I progetti sono stati pensati per offrire strumenti di comprensione ai bambini su quali siano le buone pratiche da adottare per uno stile di vita sano, responsabile, sostenibile, consapevole.

Dopo un primo incontro conoscitivo, fondamentale per stabilire un rapporto e capire come relazionarsi con i bambini di ogni classe, abbiamo creato moduli adattivi, per approfondire la biodiversità del cibo attraverso il mondo, ma anche per approdare al gusto e per conoscere il corpo e ascoltarlo: insomma un vero e proprio viaggio nel mondo del cibo. Il programma “In che senso” svolto nelle classi di seconda elementare e composto da 10 lezioni di due ore, è stato progettato per consentire ai bambini di esplorare i propri sensi. Le lezioni mirano ad aiutarli a sviluppare un senso critico per diventare “consumatori” consapevoli. L’approccio è quello di imparare osservando e facendo, secondo la filosofia didattica del “learning by doing”, un metodo che porta al centro l’esperienza diretta. In ogni lezione ci siamo concentrati su uno dei sensi e abbiamo realizzato diversi laboratori didattici.

Tra le attività principali, abbiamo, ad esempio, messo alla prova il senso del tatto degli alunni con il gioco della scatola segreta, in cui tutti hanno cercato di indovinare le verdure e la frutta nascoste, toccandole. Abbiamo affrontato il senso della vista con un esperimento sui colori naturali e artificiali, utilizzando il cavolo rosso come colorante viola e aggiungendo limone e bicarbonato per creare una tavolozza di colori naturali e dipingere sui cartelloni. Per quanto riguarda l’olfatto, abbiamo ideato un gioco per far indovinare le spezie e le piante aromatiche attraverso l’odore e bendando i bambini affinché potessero focalizzarsi solo sul profumo. Un’altra attività è stata l’analisi sensoriale del gusto per comprendere la sensibilità ai sapori dolci, salati, amari, e acidi, con un laboratorio volto a valutare il gusto di soluzioni a base di acqua e caffè, limone zucchero, sale… e anche una degustazione di olio extravergine di oliva per capire le differenti sensazioni in bocca (dolce, piccante, aspro…) ed introdurre un tema a noi caro come la cultura dell’extravergine in Italia. 
 
È importante anche insegnare ai bambini a sporcarsi le mani; così abbiamo cucinato insieme polpette di patate con le spezie e la pasta fresca, con l’immancabile maestro Mauro Secondi che ci ha svelato tutti i segreti per realizzare un ottimo impasto. Che emozione è stata vedere gli alunni alla recita finale ripercorre e spiegare assieme, attraverso una messa in scena con brevi interviste, quello che abbiamo fatto lungo tutto l’anno; vederli riassumere i passaggi per fare la pasta fresca, crescere più consapevoli e diventare attenti a tematiche che abbiamo affrontato, come lo spreco alimentare o la biodiversità. Questo ci ha, ancora una volta, reso coscienti dell’importanza dell’educazione alimentare fin dalla più tenera età per costruire un mondo che ridefinisca le basi del cibo sano, ma ci dia soprattutto la voglia di andare avanti. Guardiamo al presente e al futuro con entusiasmo, pronti a continuare questo importante percorso educativo. 
 
Il nostro impegno verso un’alimentazione consapevole e uno stile di vita sano non si ferma qui! Il prossimo anno si replica! Un ringraziamento speciale a tutte e tutti, insegnanti, studenti, genitori, collaboratori, esperti ed educatrici che ci hanno permesso di realizzare questi programmi con successo e raggiungere traguardi incredibili nel corso dell’anno.

In attesa del prossimo anno accademico, con nuove iniziative e il rilancio dei programmi, condividiamo l’appello di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, per chiedere al governo italiano di inserire l’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. Attraverso l’educazione alimentare, possiamo creare comportamenti alimentari virtuosi per la salute e per l’ambiente nell’ottica di un futuro migliore e per farlo abbiamo bisogno di voi, firmate l’appello cui: https://appelloeducazionealimentare.it/appello/.
 
di Roxane Escalettes

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